Cookie recipe quick primo uso di cookie in HTTP risale al 1994, quando furono usati per controllare se i lettori del sito di Netscape lo avessero già visitato in precedenza. Nel 1995 la gestione dei cookie è stata integrata in Internet Explorer 2. Oggi le applicazioni più comuni riguardano la memorizzazione di informazioni sulle abitudini dell’utente stesso all’interno dei siti web che visita.
Tali applicazioni hanno spesso sollevato dubbi da parte dei difensori della privacy dei navigatori, infatti un cookie potrebbe aiutarci nella navigazione oppure spiarci. Date le implicazioni per la riservatezza dei naviganti del web, l’uso dei cookie è categorizzato e disciplinato negli ordinamenti giuridici di numerosi paesi, tra cui quelli europei, inclusa l’Italia. Stati Uniti a regolamentarne l’uso mediante una legge nel 2011. In termini pratici e non specialistici, un cookie è simile ad un piccolo file, memorizzato nel computer da siti web durante la navigazione, utile a salvare le preferenze e a migliorare le prestazioni dei siti web. In questo modo si ottimizza l’esperienza di navigazione da parte dell’utente.
Poiché i cookie di sessione contengono solo un identificatore di sessione univoco, questo rende la quantità di informazioni personali che un sito web può memorizzare virtualmente illimitata. Il sito non si limita alle restrizioni in materia di quanto possa essere lunga la stringa di testo che compone un cookie. I cookie vengono spesso erroneamente ritenuti veri e propri programmi e ciò genera errate convinzioni. In realtà essi sono semplici blocchi di dati, incapaci, da soli, di compiere qualsiasi azione sul computer. I cookie non sono solo utilizzati sui PC o simili, ma anche sugli smartphone, sui tablet e sugli smart TV. Il reinvio tramite pattern permette a tutti i sottodomini di un dato dominio di ricevere il cookie, se così si vuole. I cookie vengono utilizzati per aggiungere uno stato ad un protocollo privo di stato.