La neutralità di questa voce o sezione sull’argomento alimentazione è stata messa in dubbio. Col nome pizza, praticamente ignoto al di là della cinta urbana napoletana, ancora nel XVIII pizza stone for oven, si indicavano le torte, quasi sempre dolci. Fu solo a partire dagli inizi del XIX secolo che la pizza assunse, sempre a Napoli, la sua attuale connotazione.
Nel 2017 l’UNESCO ha dichiarato l’arte del pizzaiolo napoletano come patrimonio immateriale dell’umanità. Apicio”, dal nome dell’autore latino di ricette di cucina. Nel 2007 gli studiosi Mario Alinei ed Ephraim Nissan hanno proposto un’etimologia semitica. Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della pizza. La pizza ha una storia lunga, complessa e incerta. In assoluto, le prime attestazioni scritte della parola “pizza” risalgono al latino volgare della città di Gaeta nel 997.
Benché si tratti ormai di un prodotto diffuso in quasi tutto il mondo, la pizza è un piatto originario della cucina napoletana. La stesura dell’impasto in forma di disco può avvenire con l’uso del matterello oppure, preferibilmente come la tradizione vuole, a mano girando e tirando le palline lievitate d’impasto sopra un piano di lavoro o con evoluzioni aeree. Poiché la pizza in teglia deve essere tenuta in mostra ed eventualmente riscaldata necessita dell’utilizzo di impasti molto acquosi che pure in queste condizioni non si secchino ma diano il massimo del gusto. La pizza alla pala, come la pizza in teglia, è una pizza di grandi dimensioni messa in mostra e venduta a peso ma la sua cottura avviene, analogamente alla pizza tonda, direttamente sul piano del forno. Lo stesso argomento in dettaglio: Pizza al metro. Fu proposta per la prima volta in penisola sorrentina nei primi anni cinquanta del Novecento. Lo stesso argomento in dettaglio: Pizza napoletana.