Dopo ciascun utilizzo, la parte interna del vaso viene ripulita da un getto d’acqua, di solito proveniente da un piccolo serbatoio, usualmente denominato sciacquone. Tale soluzione ha soppiantato progressivamente l’impiego di acqua corrente, in quanto permette di impiegare una water weight loss adeguata e non eccessiva di acqua a ogni risciacquo, limitandone lo spreco.
Sono particolarmente diffusi nelle stazioni di servizio tedesche e olandesi. Le altezze indicate sono in genere comuni a quelle dei bidet montati accanto ai vasi. Il sistema di lavaggio del vaso assume la denominazione comune di sciacquone. In entrambi i casi, il sistema a passo rapido richiede l’alimentazione idrica attraverso un impianto dimensionato per erogare la portata richiesta, generalmente superiore a quella fornita dai più comuni impianti domestici. Per questo motivo, il sistema è utilizzato quasi esclusivamente nei servizi igienici a uso pubblico, specialmente quando l’elevata frequenza di utilizzo dei wc è incompatibile con i tempi di riempimento delle tradizionali cassette. Alcuni condomini erano dotati di scarichi a passo rapido alimentati da serbatoi di accumulo posti sulla terrazza, attraverso colonne discendenti che alimentavano i dispositivi dei vari appartamenti. Questo sistema è stato abbandonato, in primis per le problematiche di ripartizione dei consumi relativi ai singoli appartamenti.
Tavoletta o seduta ribaltabile, in questo caso la seduta può ribaltarsi per facilitare la minzione, mentre viene riposizionata per la defecazione. Gli accessori ribaltabili possono essere muniti di sistemi ammortizzanti per evitare che vadano a sbattere violentemente con il vaso e generare rumore. Tramite l’uso di tavolette speciali il vaso sanitario può integrare il bidet e diventare polifunzionale. Sistemi a seduta con risciacquo continuo, per certi versi analoghi ai vasi attuali, erano diffusi nel mondo romano antico. Nel Medioevo, quando era sconosciuto il water e non erano sistematicamente diffuse le fognature, gli escrementi erano generalmente depositati in vasi di coccio spesso vuotati direttamente dalle finestre, trasformando così le strade cittadine in luoghi maleodoranti e in cattive condizioni igieniche. In Occidente invece l’invenzione del water viene attribuita allo scrittore John Harington, figlioccio di Elisabetta I d’Inghilterra.